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questa è dai diluvi dilavata, da’ raggi solari esusta e da’ ghiacci ristretta. Chi potrebbe assai pienamente raccontare le molestie, dalle quali ella è senza alcuna intermissione offesa e malmenata? Né per tutte le raccontate ingiurie, né per molte altre, leggiamo o veggiamo che essa alcuna volta rammaricata si sia, o si rammarichi; tanta è la sua umiltá costante e paziente. Per la qual cosa forse creder si potrebbe esser piú tosto piaciuto al nostro Creatore d’aver di quella il corpo dell’uom composto che d’altro elemento o d’altra materia, accioché la natura di questa, della qual fu composto, seguitando, fosse paziente, e con tolleranzia fermissima sostenesse i casi per qualunque cagione emergenti. Le quali cose mal considerate da noi, non come tèrrei, ma quasi come se di fuoco fossimo stati formati, chi per nobiltá di sangue, chi per eccellenzia di dignitá, chi per altezza di stato, chi per sublimitá di scienza, chi per abbondanza di ricchezze, chi per corporal forza, chi per bellezza, chi per destrezza di membri, tanto fastidiosi divenuti siamo, teneri e déscoli e impazienti, che per ogni leggerissima cosa ci accendiamo; e, non potendo l’un dell’altro sofferire i. costumi, non solamente per ogni piccola ingiuria ci adiriamo, ma come fiere salvatiche da’ cacciatori e da’ cani irritate, in pazzo e bestiai furore trascorriamo, tumultando, gridando e arrabbiando. E cosí nelle tenebre dell’ignoranza offuscati, spesse volte e noi e altrui in miseria quasi incomportabile sospignamo. Di che, provocata sopra noi la divina ira, avviene che la sua giustizia ne manda in parte, dove gli splendor mondani e le ricchezze e le dignitá avute son per niente, e noi non altramenti che porci siamo avviluppati, convolti e trascinati in puzzolente e fastidioso loto, dove con misera ricordazione e continua, senza prò, cognosciamo che noi eravam tèrrei, quando, adirati, di percuotere il cielo non che altro ci sforzavamo. Alla dimostrazione della qual cosa accioché deducendoci pervegnamo, prima mi par di dimostrare in che questo vizio consista, che di procedere ad altro; accioché per questa dichiarazione sia meglio conosciuto, e, per conseguente, dal meglio conosciuto meglio guardar ci possiamo, e, oltre a