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hominem ad imaginem et similitudinem nos/ram». — E se fece egli questo, che il fece, dunque abbiam noi le cose predette.] [È il vero che queste cose furon concedute all’anima e non al corpo, percioché il corpo nostro non ha similitudine alcuna con Domeneddio: percioché Domeneddio, come altra volta è detto, non ha né mani né piedi né alcuna altra cosa corporea, quantunque la divina Scrittura questi membri gli attribuisca, accioché i nostri ingegni da dimostrata forma possan comprendere i misteri, che sotto questa forma la Scrittura intende. Furono adunque concedute all’anima, la quale esso per ciò chiamò «uomo», perché ella è quella cosa per la quale è l’uomo, mentre ella sta congiunta col corpo. E di questi cosí magnifichi doni, come che tutti gli eserciti l’anima mentre viviamo, nondimeno alcuni n’ esercita dopo la morte del corpo, come detto è: ma che la divinitá ne sia conceduta, e che ella nelle nostre anime sia, in certe cose appare vivendo noi, quantunque, essendo oppressa da questa gravitá del corpo, rade volte e con difficultá le intervenga il potere sé esser divina mostrare; nondimeno il dimostra talvolta dormendo, il corpo sobrio e ben disposto e soluto dalle cure corporali, si come Tullio ne dimostra in libro De divinatane, in quanto, quasi alleviata ne’ sogni, ne dimostra le cose future. Qual piú certa dimostrazione avrebbe alcuna viva voce fatta a Simonide poeta, volente d’una parte in un’altra navicare, che in sua salute gli fece la divinitá della sua anima nel sonno vedere? Aveva il di davanti Simonide seppellito un corpo, il quale gittato dal mare in su il lito aveva trovato, la cui effigie gli parve, dormendo, vedere, e udire da lui: — Simonide, non salire sopra la nave, su la quale tu ti disponi d’andare, percioché ella perirá con quegli che su vi fieno in questo viaggio. — Per la qual cosa Simonide s’astenne; né molti di passarono, che con certezza gli fu recitato quella nave esser perita. Non fu similemente non una volta, ma due, dimostrato nel sonno ad Astiage che ’l figliuolo, il quale di Mandane, sua unica figliuola, nascerebbe, il priverebbe dello imperio d’Asia? parendogli la prima volta che l’orina della figliuola allagasse tutta Asia, e la seconda che dalla parte