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temuto non, nell’apparecchiamento della guerra contro ad Ottaviano, Cleopatra con la morte di lui si facesse beni volo Ottaviano, niuna cosa era usato di bere né di mangiare, che primieramente non facesse assaggiare ad altrui: di che essendosi Cleopatra avveduta, a farlo chiaro della sua fede verso di lui, avvelenò i fiori delle ghirlande le quali il di davanti portate aveano: e postesi quelle in capo, mise in festa e in trastullo Antonio, e tanto procedette col trastullo della festa, che ella lo ’nvitò a dover bere le loro ghirlande, e messe i fiori di quelle in un nappo, dove era quello, o vino o altro, che ber si dovea: e, volendolo Antonio bere, ella il ritenne, e vietò che noi bevesse, e disse: —Antonio amantissimo a me, io son quella Cleopatra, la quale con queste tue disusate pregustazioni tu mostri d’aver sospetta: e però, se io potessi sollerire che tu bevessi quello di che tu hai paura, e tempo n’ho, e tu me n’hai data cagione; — e quindi mostratogli lo ’nganno, il quale adoperato avea ne’ fiori, dicono che Antonio la fece prendere e guardare, e costrinsela a bere quel beveraggio, il quale ella aveva a lui vietato che non bevesse; e cosí lei vogliono esser morta. La prima opinione è piú vulgata: senza che, a quella s’aggiugne che, avendo Antonio ed ella cominciata una magnifica sepoltura per loro, Ottaviano comandò che compiuta fosse e che amenduni in essa fossero seppelliti. «Eiena vidi», in questa schiera, «per cui», cioè per la quale, «tanto reo Tempo si volse», cioè tanta lunga dimension di tempo, la quale per le circunvoluzioni del cielo misurata passò: la quale lunga dimension di tempo fu per ispazio di venti anni, cioè dal di che Eiena fu rapita al di che a Menelao fu restituita; percioché tanto stette Eiena in Troia, e alquanto piú, si come Omero nell’ultimo libro della sua Iliade dimostra, lá dove, lei piagnendo sopra il morto corpo di Ettore, fa dire quasi queste parole, che, essendo ella stata venti anni appo Priamo e’ figliuoli, mai Ettore non le avea detta una ingiuriosa parola. È il vero che di questi venti anni non fu l’assedio continuato intorno ad Ilione, se non i dieci ultimi anni: e però si può intendere li dieci primi essersi consumati e nel