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vestimenti compari: e assai leggiermente le venne fatto di prender con gli occhi e con gli atti suoi il libidinoso prencipe. Di che segui che, avendo Cesare piú notti comuni avute con lei, ed essendo giá il giovane Tolomeo annegato a Delta, dove contro a Mitridate pergameno, che in aiuto di Cesare veniva, andato era; Cesare le concedette il reame d’Egitto, menatane Arsinoe, sirocchia di Cleopatra, accioché per lei alcuna novitá non fosse suscitata nel regno. Essendo dunque Cleopatra reina, e in istato tranquillo, in tutte quelle lascivie si diede che dar si possa disonesta femmina: e, disiderosa di ragunar tesori e gioie, quasi di tutti i re orientali disonestamente divenne amica. Né le fu questo assai, ma tutti i templi d’Egitto e le sagre case spogliò di vasellamenti, di statue e di tesori. Apresso questo, essendo giá stato ucciso Cesare, e Bruto e Cassio vinti da Ottaviano e da Antonio, al detto Antonio, vegnente in Siria, si fece incontro in forma d’onorario: e lui, non altrimenti che Cesare aveva fatto, prese e inreti del suo amore, e lui indusse innanzi ad ogni altra cosa, accioché senza alcuna suspizione del regno rimanesse, a fare uccidere Arsinoe, sua sirocchia, non ostante che essa per sua salute rifuggita fosse nel tempio di Diana efesia. E, avendo giá invescato nella sua dilezione Antonio, ardi di chiedergli il reame di Siria e d’Arabia, li quali col suo terminavano. La qual domanda parendo troppo grande ad Antonio, non gliele diede, ma, per soddisfarla alquanto, le diede di ciascuno alcuna particella. Poi, avendo ella accompagnato Antonio, il quale andava in Partia, infino al fiume d’Eufrate, e tornandosene, ne venne per Siria, dove magnificamente fu ricevuta da Erode, re poco davanti per opera d’Antonio stato coronato di quel reame: lá dove ella non dubitò di fare per interposita persona tentare Erode della sua dimestichezza, sperando, se a quella il potesse inducere, di dovergli sottrarre il reame di Siria. Di che accorgendosi Erode, per levare da dosso ad Antonio l’ignominia di costei, diliberò d’ucciderla; ma, dagli amici da ciò ritratto, donatole grandissimi doni, la lasciò tornare in Egitto. Dove dopo alquanto ricevuto Antonio, il quale in fuga da’parti s’era tornato, essendo in lei l’ardor cresciuto del