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vi furono reputati bestie; estimando i caldei che se savi fossero stati, o fosser sante le lor leggi, che Iddio non gli avrebbe lasciati venire in quella miseria; e perciò creduti non erano: e’ non pare che dubitar si debba che non fossero i gentili molto piú prestamente venuti, che non fecero gli ebrei. E questo pare si possa comprendere da ciò che segui, quando chiamati furono, poi che Cristo incarnato recò in terra quella celeste luce della dottrina evangelica, la quale illumina ogni uomo che viene in questo mondo, che illuminato voglia essere: la quale avendo esso primieramente predicata, e poco dagli ebrei ascoltata, mandò per l’universo i suoi messaggieri a chiamare alle nozze reali di vita eterna ogni nazione. Né furon chiamati ne’ diserti o nelle solitudini arabiche, né da uomini paurosi o fiochi, ma, come dice di loro il salmista: «Non sunt línguae neque sermones, quorum non audiantur voces eorum. In omnem terratn exivit sonus eorum et in fines orbis terrae verba eorum». E queste nel cospetto de’ re, de’ prencipi, de’ tiranni, e nelle cittá grandissime, nelle piazze, ne’ templi, nelle convenzioni e adunanze de’ popoli: e a questa chiamata prestamente concorsono le nazioni gentili e con intera mente senza alcune ritrosie prestaron fede alla dottrina de’ chiamatori: e non solamente vi prestaron fede, ma per quella se medesimi fecero incontro a tormenti senza la divina grazia intollerabili, e alla morte temporale, senza alcuna paura e con ferma speranza della futura gloria. E cosí si può credere avrebber fatto, se alcuna altra volta fossero stati chiamati. E se essi chiamati non furono, come altra volta è detto, essi non si dovevano né potevano indovinare.] [Seguirono adunque quello iddio o quegli iddii, quegli riti d’adorargli e d’onorargli, che i lor padri, li loro amici, i loro vicini e’ loro sacerdoti mostravan loro, e a questo, credendosi bene adoperare, eran contenti: conciosiacosaché alcun non sia che cerchi di quello che egli non conosce. E, seguendo il predetto rito d’adorare Iddio, furono di quegli assai che il seguirono, virtuosamente e moralmente vivendo; avendo in odio e dannando i disonesti guadagni, le violenze, l’ozio, la concupiscenza carnale, le falsitá, i tradimenti e ogni altra operazione