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ingiustamente meritò altissimi titoli: percioché alcuni il chiamarono sempre «poeta», altri «filosofo» e molti «teologo», mentre visse. Ma, percioché tanto è la vittoria piú gloriosa al vincitore, quanto le forze del vinto sono state maggiori, giudico esser convenevole dimostrare, di come fluttuoso e tempestoso mare costui, gittato ora in qua ora in lá, vincendo Tonde parimente e’ venti contrari, pervenisse al salutevole porto de’ chiarissimi titoli giá narrati.

IV

IMPEDIMENTI AVUTI DA DANTE AGLI STUDI

Gli studi generalmente sogliono solitudine e rimozione di sollecitudine e tranquillitá d’animo disiderare, e massimamente gli speculativi, a’ quali il nostro Dante, si come mostrato è, si diede tutto. In luogo della quale rimozione e quiete, quasi dallo inizio della sua vita infino afl’ultimo della morte, Dante ebbe fierissima e importabile passione d’amore, moglie, cura familiare e publica, esilio e povertá; l’altre lasciando piú particolari, le quali di necessitá queste si traggon dietro: le quali, accioché piú appaia della loro gravezza, partitamente convenevole giudico di spiegarle. V AMORE PER BEATRICE Nel tempo nel quale la dolcezza del cielo riveste de’ suoi ornamenti la terra, e tutta per la varietá de’ fiori mescolati fra le verdi frondi la fa ridente, era usanza della nostra cittá, e degli uomini e delle donne, nelle loro contrade ciascuno in distinte compagnie festeggiare; per la qual cosa, infra gli altri per avventura, Folco Portinari, uomo assai orrevole in que’ tempi tra’ cittadini, il primo di di maggio aveva i circustanti