Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. I, 1918 – BEIC 1758493.djvu/123

talvolta ad alcuno di alcuna sua opera è avvenuto; conciosiacosaché esso medesimo nel ventunesimo canto di questa prima cantica il chiami commedia, dicendo: «Cosí di ponte in ponte altro parlando, Che la mia commedia cantar non cura», ecc. Che adunque diremo alle obiezioni fatte? Credo, conciosiacosaché oculatissimo uomo fosse l’autore, lui non avere avuto riguardo alle parti che nelle commedie si contengono, ma al tutto, e da quello avere il suo libro dinominato, figurativamente parlando. Il tutto della commedia è (per quello che per Plauto e per Terenzio, che furono poeti comici, si può comprendere): che la commedia abbia turbolento principio e pieno di romori e di discordie, e poi l’ultima parte di quella finisca in pace e in tranquillitá. Al qual tutto è ottimamente conforme il libro presente: percioché egli incomincia da’ dolori e dalle turbazioni infernali, e finisce nel riposo e nella pace e nella gloria, la quale hanno i beati in vita eterna. E questo dee poter bastare a fare che cosí fatto nome si possa di ragion convenire a questo libro. [Resta a vedere chi fosse l’autore di questo libro: la qual cosa non pure in questo libro, ma in ciascun altro pare di necessitá di doversi sapere; e questo, accioché noi non prestiamo stoltamente fede a chi non la merita, conciosiacosaché noi leggiamo: «i Qui misere credit, ereditar esse miser». E qualcosa è piú misera che credere al patricida dell’umana pietá, al libidinoso della castitá, o all’eretico della fede cattolica? Rade volte avviene che l’uomo contro alla sua professione favelli. Voglionsi adunque esaminare la vita, e’ costumi e gli studi degli uomini, accioché noi cognosciamo quanta fede sia da prestare alle loro parole.] [Fu adunque l’autore del presente libro, si come il titolo ne testimonia, Dante Alighieri, per ischiatta nobile uomo della nostra cittá; e la sua vita non fu uniforme, ma, da varie mutazioni infestata, spesse volte in nuove qualitá di studi si permutò, della qual non si può convenevolmente parlare che con essa non si ragioni de’ suoi studi. E però egli primieramente % dalla sua puerizia nella patria si diede agii studi liberali, e in