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194 capo x.

(e ve n’erano cento almeno) aveva il suo, e i secretari de’ magistrati di provincia, dei generali e dei provveditori.

Benchè ai patrizi non fosse interdetta l’avvocatura, era lasciata ordinariamente ai cittadini, così che gli avvocati in Venezia formavano un corpo distinto.

I soli cittadini, non i patrizi, potevano aver gradi o condotta nella milizia di terra: in quella di mare, tutta peculiare de’ patrizi, potevano anco i cittadini ottenere il comando di una galera; ma ai patrizi esclusivamente appartenevano i gradi superiori.

Le ambascerie erano divise tra patrizi e cittadini: andavano i primi a Roma, a Parigi, a Vienna ed a Madrid con titoli d’ambasciatori; ma l’onore era bilanciato dalla spesa, non ricevendo dal pubblico se non se un donativo di 1000 zecchini nel triennio della loro carica, e tutto il resto a loro aggravio. Solo il Bailo a Costantinopoli, altra ambasceria patrizia, offriva larghi compensi; perocchè, oltre ai molti diritti che traeva dal suo ufficio, portava una grossa borsa per donativi alla Porta, a’ visiri, a’ pascià, di cui egli solo sapeva i conti.

Le altre ambascerie, con titolo di Residenti, erano dei cittadini, scelti dalla secreteria del Senato; e andavano, a spese pubbliche, a Napoli, a Milano, negli Svizzeri, ne’ Grigioni: a Torino, in Olanda, a Londra andava quando un cittadino e quando un patrizio secondo le circostanze o la qualità della legazione. Siccome poi i secretari erano partecipi di