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Si scorgono poi il Coroncina, il Tronale, il Casciaio, il Monte della Scoperta, il Poggio delle Vecchiette, i Monti di Baiguo, nonchè una quantità immensa e variata di contrafforti e di valli cosparse di casolari e di villaggi.

Il ritorno può farsi anche per Castiglione de’ Pepoli, seguendo il sentiero che toccando le case «Belvedere» conduce alla Chiesa Vecchia, e quindi al paese, che per la sua storia, pei suoi monumenti, per il grandioso stabilimento idroterapico, è tanto degno d’esser visitato1.

Da Montepiano per salire al Monte Gatta s’impiegano circa due ore2.

10.º Da Montepiano al Mulin delle Scaliere e alla Faggeta di Pian Coloredo. — Ci rechiamo alla Badia, seguitiamo la strada che conduce alla Fonte al Romito, giunti sotto villa Strozzi le cui mura si veggono biancheggiare, a cavaliere della vallata, la via si biforca. Abbandoniamo la strada che conduce alla Fonte al Romito, si prende quella a destra che porta al passo del Giogo, detto anche S. Giuseppe, limite da questa parte della regione toscana. Scendiamo nella valle sottoposta lungo il Rio Torto che giunto poi al di sotto delle Cascine, prende il nome di Brasimone, dopo mescolate le proprie acque con quelle del Gorgogliozzo. La strada è assai malagevole e convien passare più volte il detto Rio Torto. A un certo punto s’incontrano alcune sorgenti d’acqua sulfurea.



  1. Gozzadini, Giovanni Pepoli e Sisto V.
  2. Ranieri Agostini. Montepiano e sue adiacenze. A questo lavoro esatto e coscienzioso rimandiamo chi voglia notizie topografiche più particolareggiate e più estese.