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proveniente lungo il corso della Setta e dei monti che la fiancheggiano, che potrebbe rassomigliarsi ad una brezza di terra sulle spiagge marine nella stagione dei bagni.

Il costume antichissimo di ristorare nelle stagioni estive le forze alle aure pure e ricche di ossigeno della montagna, ove non si sente l’estate, ora tornato e sì giustamente in onore, la necessità di allontanarsi, quando il sollione dardeggia, dai calori delle vie cittadine, la positura felice di Montepiano sulla strada provinciale, daranno a questo paese una sempre maggiore importanza e ne aumenteranno di non poco la popolazione.

Limpidissime, fresche e pure acque, zampillando frequenti, allettano a dissetarsi il viandante, l’alpinista, il lavoratore dei campi.

Scorrendo questi rigagnoli tra l’erbe ed i fiori de’ prati, ti fanno ricordare l’Arcadia, le Bucoliche di Teocrito e di Virgilio, i poggi felici bagnati dall’onde eupiliche1.

     «I placidi cercai poggi felici
Che con dolce pendio cingon le liete
Delle Eupili lagune irrigatrici.

E nel vederle mi sciamai: salvete,
Piaggie dilette al ciel, che al mio Parini
Foste cortesi di vostre ombre quete,

Quando, ei, fabro di numeri divini
L’acre bile fè dolce, e la vestia
Di tebani concenti e venosini».2

Il paese è situato in una pianura sul dorso dell’Appennino lungo la Setta. La sua valle si stende da po-



  1. Il lago di Pusiano.
  2. Monti, Mascheroniana, V.