Pagina:Bettini - La stazione estiva di Montepiano, Firenze, Minorenni corrigendi, 1897.djvu/125


— 119 —

gante, è utilissimo per la fabbricazione del carbone ed in vasta scala lo utilizzano in Val di Bisenzio, dove cresce abbondante.

Su per le coste dei monti, anneriti viottoli conducono a piccole spianate dove non è raro veder fumare le carbonaie. Si scelgono rami di 5 o 6 anni di età, che, tagliati a pezzi di circa 65 cent, di lunghezza, sono disposti in catasta a cono tronco larga circa 4 m. alta 1, 50. Dopo si cuopre tutto con foglie e terra umidiccia, fuorchè in un punto in basso, che servirà da tiraggio, e sull’ultima sommità. La carbonaia viene accesa da un condotto vuoto lasciato lungo l’asse della catasta, e, quando non dà più fumo, il carbone è fatto.

Il sistema di fabbricare il carbone per distillazione dentro storte metalliche o in muratura non attecchirà mai da noi, perchè il metodo antico risparmia spesa e fatica così per la fabbricazione come pel trasporto. Col metodo però della distillazione si otterrebbe quasi il 30 di carbone su cento di legname, mentre nelle carbonaie se ne ricava poco più del 15%.

L’industria del carbone è principalissima nel paese e gli abitanti vi sono tanto attaccati che, di quelli che si recano in Sardegna, molti vi esercitano l’arte del carbonaio.

Feniculum officinale. — Finocchio.
Fragaria vesca. — Fragola. È il ricettacolo carnoso e zuccherino di infiorescenze a calatide. Da preferirsi le varietà spontanee, a fiori piccoli, che nascono abbondantissime sulle coste. Coltivate, del resto, in paese non ve ne sono.
Fraxinus ornus. — F. excelsior. Frassino. Il secondo è preferito dalle Cantaridi.