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rossido rosso e di ossido giallo di ferro (Fe2O3; H6Fe4O9), sostituiti spesso da ossidi di Manganese.

Bellissimo esempio di minerale silicoso insieme e calcareo è la terra gialla chiamata Tripoli, che, per quanto io sappia, non si trova in Val di Bisenzio, quantunque sia abbondante in terreni simili, per esempio presso la confluenza della Setta col Reno e vicino ai monti Parioli a Roma.

E. Argille scagliose. — Le argille scagliose, che hanno una connessione così intima colle roccie serpentinose, lasciano esitanti i geologi sulla loro origine. Constano di pezzetti argillosi, lastriformi, a superfici lucenti, composte di squaglie che alla più piccola percossa si disgiungono, per dividersi ancora in scaglie più minute. Il dislivello della superficie delle varie lastre mostra evidentemente che sono state spezzate da un rigonfiamento, ed i frammenti, anche voluminosi, di roccie eterogenee fra esse imprigionate mostrano che la massa argillosa dovette in origine scorrere fluida o semifluida a cementare rocce sconvolte e spezzate.

Secondo un’ipotesi plausibile, dovuta al Negri ed accettata da molti, debbono essere gli avanzi di eruzioni fangose, simili a quelle che ancora esistono nell’Emilia, ed a quelle che hanno esistito, con fenomeni presso a poco simili, nella regione Caspiana.

3. Non sarebbe difficile il ricollegare le vallate appenniniche del Bisenzio, della Setta, del Brasimone e del Reno, alle grandi vallate della Chiana e dell’Arno sopra e sotto Arezzo, ed ammettere anche in quelle, come in queste, lo stesso sistema lacustre che tanto chiaramente si scopre a S. Giovanni di Val d’Arno, sotto Bibbiena e Poppi in Casentino, ed alle falde di Montepulciano, di Chianciano e di Cortona in Val di Chiana.