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A lui la faccia lacrimosa e trista
Un nuviletto intorno ricoverse; Cotanto d’esser vinto gli dispiacque.
Amore è un avversario chiamato in giudicio avanti il tribunale della ragione, un fiume non è un vecchio su l’urna, ma un messaggero, che va innanzi per veder Laura piuttosto, e per annunziarle il venir del Poeta. I fiori non sol risentonsi sotto al piede di Laura, ma pregan d’esserne tocchi. Ma che diremo de’ subiti slanciamenti di quell’affetto in tanti modi, e con tanto impeto espressi?
Deh perche tacque ed allargò la mano,
Che al suon di detti sì pietosi e casti Poco mancò, ch’io non rimasi in cielo!
e altrove
Aprasi la prigione ov’io son chiuso,
E che il cammino a tal vita mi serra...
e quel sì passionato
Dolor, perche mi meni
Fuor di cammino a dir quel ch’io non voglio...
e quell’altro:
Lagrime triste, e voi tutte le notti