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312 Lettere

gione può veder senza nausea dieci principi cristiani trasmutati in pesci da Armida per incanto, e per poter de’ suoi demoni? Ha imitato le metamorfosi di Circe, è vero, ma il poeta, il poema, i lettori sono cristiani. E il mago cristiano che libera Rinaldo dai maghi munsulmani? Che ne dite?

La forza divina eh’è nella vera fede, non è ella schernita in mezzo alle magìe eh’ella detesta, eh’ella distrugge e fa tornar vane?

Lascio le canzonette che canta il pappagallo, e lascio le altre minori, che veramente deformano sì belia poesia. Ma ci vuol altro che allegorie per giustificarle. Buon giudizio vi vuole per non cadervi, e per siper dire ai giovani che il Tasso è grand’uomo, e che molto più devon temere i suoi difetti que’che non sono grand’uomini. Oh se Omero, Virgilio, e Tasso non aveano quello stile, guai alla lor fama. Avvicinate gli antichi tanto adorati, e ditemi qual differenza trovate tra la verga magica dell’Ariosto co’draghi, co’giganti suoi, e quella d’Omero coi Lestrigoni, ed i Ciclopi, tra le Arpie di Virgilio, e l’Ippogrifo, tra le foglie