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Inglesi. 213


sottomani, e tutta la traccia d5 una congiu.

ra di Bruto contro del nuovo Tarquinio violatore della pudicizia della vostra poesia.

Non era ancora comparso questo libro fatale, che già si minacciava sulla sua nascita da tutte le costellazioni, e più d’una cometa annunziava ruine stragi e vendette.

Per parlar meno inglese parlo delle ridìcole macchinazioni e minaccie che io udj fare, e che lessi perfino in qualche foglio letterario. Io comprendeva benissimo, che l’uscire una critica de’poeti italiani, e particolarmente di Dante, come dicevasi, potea dare incomodo ad una nuova edizione (¿?) dispendiosa di Dante, che usciva presso a quella, e che il libraio giustissimamente dovea sentirne gran no;a e sbigottirsene. Il suo negozio è la sua accademia, il suo parnaso, e non v’ha per lui autor più dotto, nè più elegante di quello, che ei vende a più CO Edizione di Dante in qnattro graif tomi fii quarto e con gran nj»snificenra fatta dal libraio Zatta l’anno 1757.