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tura semplice e simmetrica nelle forme. La detta strada e piazza, lastricate di macigno, ben tenute, contribuiscono a dare alla borgata l’aspetto lindo e pulito d’una graziosa cittaduzza, la quale conta già circa 2000 abitanti».

Fuori del paese, dopo un luogo pianeggiante detto la Fiera, «si penetra nella classica selva, famosa per antichità, ricca di castagni, il di cui frutto costituisce gran parte del nutrimento di quelle popolazioni montane. Quelli alberi sono maestosi per grossezza, folti e ramosi, formanti una densa volta di fogliami, la di cui ombra offre confortante frescura».

«Circa agli 800 metri di altitudine, alla foresta di castagni sovrasta quella degli abeti, belli per sveltezza di tronco, per simmetrica ramificazione e persistenza di foglie di una tinta verde cupo, che ascendono fino all’estrema regione de’ faggi, che quasi coronano il monte».

Ma uno dei tanti doni di cui natura fe’ ricco questo paese, è l’abbondanza di acqua freschissima, anzi gelida, giacchè la sua temperatura è costantemente di 8° 7 centrigradi, acqua che sgorga copiosa da tre cannelle, una accanto all’altra, in prossimità della chiesa.

«L’acqua di Castiglione, dice il Giannitrapani, per la sua freddezza è superiore non solamente a quelle che alimentano gli stabi-