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Cap. VII — 74 ―

ripiano. Da qui si sale volgendo verso mattina e riprendendo il sentiero fatto dalle slitte, che mena sul primo dosso. Non si può sbagliare tenendo sempre presente alla mente la posizione in cui trovasi il Passo, cioè a sinistra in alto, mentre a destra sta la valle e di là il monte che conduce a Vigna Vaga.

Si segue la salita pel boschetto, e si trova il sentiero quasi piano che va diritto a mattina e conduce in 20 minuti al Passo (m. 1797), ove a destra e’ è un roccolo, e più sotto nella valle di Scalve, i forni nei quali si cuoce il minerale.

Dal Passo si scende pel sentiero più alto ai forni, nei quali, come già dissi, si cuoce il minerale di ferro scavato sul luogo, che poi, ridotto in frantumi, viene colle slitte trascinato sino a Teveno, e di là sulla strada carrozzabile, caricato e trasportato a Castro ai forni fusorii del Gregorini.

Dai forni due sono i sentieri che scendono; l’uno quello alto e largo, con lo sfregamento dei ferri delle slitte: l’altro più. basso e più stretto. È meglio servirsi di quell’alto, usando però attenzione per non sdrucciolare, quantunque anche nel caso di cadute, non vi sia pericolo nè di burroni nè di precipizi.

In 3/4 d’ora si arriva a Nona (m. 1406), piccola frazione del Comune di Oltrepovo, composto delle quattro frazioni di Nona, Pezzola, Bueggio e Teleno, che è la principale.

Da Nona due sono le vie per Vilminore: la prima per Pezzolo, Teveno e Bueggio; la seconda per le rupi strette e Ponte del Gleno.

La prima via è quella a destra della chiesina di Nona, la quale continua in discesa fino a Pezzolo (m. 1220) e la giunta invece di prendere la discesa, va diritta fino a Polza, piccola frazione: da Polza voltando a sinistra, arriva a Bueggio (m. 1042), e da Bueggio, attraversato il ponte del Povo, dove c’è un mulino, scende a Vilminore.

La seconda via passa a sinistra della chiesina di Nona. diventa subito sentiero mulattiero e si inoltra nella valle di Gleno, scendendo fino al ponte del Gleno, costruito nel 1552. Passati al di là del Ponte, si trova subito un sentiero che si arrampica a sinistra: esso sale a Pianezza (m. 1252), frazione di Vilminore, appollaiata sopra un dosso: il sentiero che conduce a Vilminore va invece piano, ed è abbastanza largo, lungo il corso della valle: gira il colle poi da destra a sinistra e reggiungendo il sentiero che viene da Pianezza, scende a Vliminore.

Però, quando si è al Ponte di Gleno, se non si vuol tenere il sentiero predetto, invece di attraversare il ponte per passare al lato sinistro della valle, si continua quello che sta a destra della valle stessa, e in mezz’ora si scende alle case di Bueggio, sbucando sul fianco destro della chiesina di questa frazione: si passa poi davanti alla facciata della chiesa, e, continuando la strada, si incontra subito il mulino sul Povo e di là, in altra mezz’ora, Vilminore (m. 1018; v. cap. VIII-1).