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Per entro i fitti popoli,
lungo i deserti calli,
sul monte aspro di gieli,
nelle inverdite valli,
5 infra le nebbie assidue,
sotto gli azzurri cieli,
dove che venga, l’Esule
sempre ha la patria in cor.
Accolto in mezzo i liberi
io al conversar fidente,
ramingo tra gli schiavi,
chiuso il pensier prudente,
infra gl’ industri unanimi,
appo i discordi ignavi,
15 o fastidito od invido,
sempre ha la patria in cor.
Sempre nel cor l’ Italia,
s’ell’anche obblia chi l’ama;
e caritá con cento
20 memorie lo richiama
lá sempre a quei che gemono,
che aggira lo spavento,
e a quei che trarli ambivano
di servi a libertá.