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XLVIII
LANCILOTTO E GINEVRA
Nunca fuera cavallero...
Cane, de romances (Anvers, 1555).
Cavalier si ben servito
mai da dame non fu no,
come quando Lancilotto
da Bretagna capitò.
Attendean matrone a lui,
damigelle al suo ronzin;
la gran dama Chintagnona
gli mescea ella stessa il vin:
la reai Ginevra bella
seco in letto feal venir.
Se ne stava egli in delizie,
senza sonno mai dormir.
Quando a mezzo quel riposo,
conturbata da un pensier,
la reai Ginevra bella
mosse lite al cavalier.
— Lancilotto ! Lancilotto !
se un po’ pria venivi tu,
non saria no l’Orgoglioso
stato ardito come fu.
Certo no, non avria fatte
le parole ch’egli fe’.
Dir, signore, in tuo dispetto
che a giacer verria con me ! —