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XXIII
LA MADRE INGANNATA
Bien se pensava la reyna...
Cane, de romances (Anvers, 1555).
La regina una figliuola
credea aver dabbene assai;
e del conte don Galvano
partorí tre volte ormai.
5 Mai niente a quanti in corte,
mai niente n’apparia,
se non fosse a una donzella
che a lei in camera dormia.
Un di in collera costei,
va alla madre e tutto canta.
E la madre, tribolata,
chiama in camera l’infanta.
Di parole dure dure
la gastiga: — Senti, o figlia!
se sei vergin, diverrai
tu regina di Castiglia.
Ma se vergin piú non sei,
a mal fuoco andrai bruciata.
— Mamma mia, son verginella
20 come il di nel qual fui nata.
Ma per Dio vi prego, mamma,
non mi date, no, marito!
Gli sarei di niun profitto,
tanto ho il corpo indolenzito! —