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LA FAVOLA

     Come per me sicure et affidate
     Per me, che nacqui per amarvi solo,
     Dal di che l’alma mia lucente fiamma
     Con i bei possenti alti celesti rai
     Mutando in ghiaccio, in fuoco, il mio mortale,
     In invisibil disioso spirto,
     In ombra eterna, in simolacro vero
     Di lei, che sempre nel pensier adombro,
     Consumando ridusse, il cor, e l’alma.
     Come dico per me sicure e certe,
     Di che pensar di che timer dovete,
     Che ben sarei maligno empio nemico
     Se amando voi, l’honor vostro sprezzassi?
     Deposta ogni credenza temeraria
     Onde abbagliato l’intelletto sempre
     Senza di noi, senza di voi vivete.
     Col mezzo vostro, onde vi fate intiere:
     Onde i felici alti thesor divisi,
     Che son piu che non ha l’Africa arene
     D’Amor godete tutti insieme uniti,
     Non date à lieta vita almo principio?
     Che verra tempo (onde il membrar m’ancide)
     Che questa vostra alma beltà divina,
     Ond’hora altiere, e desdegnose andate,
     Da gli anni invidiosi, et da l’etade,
     Che come Tigre va, passa com’ombra,