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vita umana, vuol dir negazione del sentimento che esiste tra padre e figlio, tra fratello e fratello: vuol dir rendere l’uomo lupo all’uomo.

Ah no! Non così si rende possibile la coesistenza delle varie nazionalità e il reciproco affratellamento dei popoli.

L’ora che attraversa l’Austria è una delle più nere. La miseria dilaga dovunque. Coloro che come voi, on. Schöpfer, parlano con orrore del sentimento di odio che serpeggia nei bassi strati operai, non pensano che come l’amore germina dall’amore, così l’odio è il naturale sfogo di chi è compresso dalla miseria e dalle sofferenze. Se questo popolo della monarchia non dovesse emigrare, se non dovesse soffrire la tortura della disoccupazione, non ci sarebbe questo odio, che oggi fatalmente si accumula nel cuore del proletariato, e che fatalmente dovrà in qualche momento esplodere.

Voi di fronte alle plebi che soffrono non trovate altro rimedio che il militarismo e credete di aver tutti tranquillati affermando: «Questa è però l’ultima volta, o signori, che vi chiediamo simile sacrificio!».

L’ultima volta? Vergognatevi di questa frase. Anche il beone ogni volta che tracanna il liquore bruciante ripete: Questa è l’ultima volta! Ma non sa trattenersi e beve continuamente fino che il vizio lo annienta, lo brucia, lo trascina alla tomba.

Il popolo chiede pane e voi gli date piombo. Il popolo chiede scuole e voi gli date caserme. Non così si fortificano gli Stati, non così si crea