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62 problemi inattesi della guerra


mi partono alla ricerca. Strada facendo ubbidiscono a successive indicazioni, deviano sulla direzione di nuove frecce. Accorrono altre squadre; una cooperazione immensa si sviluppa; più il nemico s’inoltra e più si allarga la caccia. L’invasore finisce per trovarsi bloccato fra stormi di agili assalitori adunati da ogni parte. È come se, annunciato un volo austriaco su Milano, si precipitassero in un’azione comune, a chiudere gli sbocchi al nemico, tutte le squadriglie leggere che fossero disseminate fra Treviglio e Vicenza e nella valle del Po, libere da ogni vincolo di sorveglianza locale. La caccia spazia e sconfina, non ha altra legge che l’accanimento, segue i segnali come una muta segue le peste della fiera. È l’hallali dell’aeroplano.


Oltre al blocco e alla caccia, contribuisce alla efficace difesa dei grandi centri francesi l’artiglieria antiaerea. Passarono presto in Francia i tempi in cui per scoprire nel cielo l’aeroplano perseguitato dalle cannonate, bastava cercarlo un chilometro avanti alle nuvole degli shrapnells. Il tiro antiaereo ha fatto in Francia e in Germania progressi rapidissimi, ed ha avuto una grande influenza nella creazione di nuovi aeroplani. Si sono moltiplicate le batterie fisse e le batterie automobili, sempre più esatte nei resultati, si è andato sostituendo il proiettile ad alto esplosivo allo shrap-