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PER L’ARMA AEREA.

Gennaio 2016.

La rigida invernata ha limitato molto l’attività dell’aviazione nella guerra italiana. Da un mese specialmente, le nevi, le piogge, le nebbie, non hanno permesso che il piccolo cabotaggio dell’aeroplano sulla nostra fronte. Col bel tempo sta per riaprirsi la lunga navigazione nei cieli.

Speriamo che in avvenire la lotta nell’aria possa essere contenuta entro i limiti delle necessità puramente militari. Ma sarebbe imprudente portare questa speranza nei calcoli delle probabilità.

Il nemico ha mostrato già troppo chiaramente il suo modo di intendere la guerra aerea. Quando ha potuto, ha volato su città inermi, lanciando bombe, rovinando monumenti, massacrando pacifici abitanti. Dobbiamo tener conto di questo dispregio austriaco per il diritto delle genti, e non facciamo assegnamento su altri vincoli alla feroce iniziativa aviatoria dell’avversario, fuori di quelli che noi stessi sapremo imporre, con i mezzi materiali,