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di rivoluzione. E il frutto di quelle loro considerazioni si fu, che, in cambio di andar prima a casa loro, smontarono in piazza Carlo Felice, e, scesi da’ Luccoli, si recarono tosto all’uscio di Lorenzo Salvani.

Ma qui, suonarono inutilmente due volte; l’uscio rimase chiuso, la casa muta come una tomba. Aloise ed Enrico si guardarono in volto, senza far motto; poi suonarono una terza volta, una quarta, e, a farvela breve, scampanellarono a riprese per forse dieci minuti. In quella casa, di sicuro, non c’era anima nata. E la sorella adottiva di Lorenzo, fuori anche lei? E Michele, dov’era egli andato a far capo?

Turbati, senza un concetto in mente, uscirono per le vie, dove seppero del tentativo fallito la sera innanzi e dei pericoli che aveva corso la cosa pubblica; pericoli ingranditi nell’universale dalla paura del caso recente e dalla ignoranza de’ particolari. Certo il Salvani era imprigionato, o nascosto; ma la fanciulla? ma il servo? E i due amici di Lorenzo, in queste indagini al buio, si andavano stillando inutilmente il cervello.

Due ore dopo, sperando che qualcuno ci sarebbe finalmente tornato, andarono di bel nuovo a casa Salvani. Ma, in quella che facevano le scale, ebbero a persuadersi che era un altro viaggio inutile, il loro; poichè qualcuno stava martellando e scampanellando disperatamente all’uscio, in quella medesima guisa che essi avevano fatto dapprima.

— Basta; vediamo intanto chi sarà quest’altro; — disse Aloise.

E, seguendo la buona ispirazione, continuarono a salire le scale. Alla loro comparsa sul pianerottolo, quegli che stava all’uscio si volse, e il Pietrasanta e il Montalto lo ravvisarono1; era l’Assereto, l’Assereto, che, com’essi, veniva a cercar di Maria e di Michele per la seconda volta in quella mattina.

— Oh, alla perfine troviamo un amico! — esclamò Aloise. — Orbene, non c’è alcuno?

— Che volete? Suono, sto per dire, da un’ora, e nessuno mi apre.

— Noi siamo già stati.... — disse il Pietrasanta.

— E anch’io, — rispose l’Assereto, — ma, come stavolta, ho trovato faccia di legno.

— E il Salvani, quando lo avete veduto? — dimandò Aloise.

— Stanotte, nel tornare a casa, dov’egli era ad aspettarmi. Saprete del tentativo di iersera?....

— Sì, e appunto per ciò temevamo.

  1. Nell’originale "ravravvisarono".