Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.2, Milano, Treves, 1906.djvu/318

a San Nazaro, quel giorno, sebbene non ci fosse il sole! Ma finita la zuffa, tutti amici meglio di prima!

- Le mani dei galantuomini, - disse il Giuliani, - son fatte per stringersi, non già per farsi la guerra.

- Ben detto! - seguitò Michele. - E io, con licenza delle Signorie Loro, bevo alla salute di tutti i veri amici.

- Cominciando da Oreste e Pilade; - entrò a dire il Mattei.

- No, quelli là! - fu pronto Michele a rispondere. - Piuttosto, vede Ella? berrei alla salute di Erode e Pilato.

- Perchè?

- Perchè quei due nomi, Oreste e.... l’altro, mi fanno ricordare d’una cattiva notte, che io mi son lasciato cavare i calcetti da un certo mascalzone, e poi n’è venuto un subbisso di malanni. Ho presa la mia rivincita, sta bene; per altro, non mi bastava ancora, e se quel tristo mi capitava sotto le unghie!... Ma la giustizia di Dio ci ha avuto più buone gambe di me. Il furfante è in gattabuia, e se non me lo schiaffano in galera, certo me lo spediscono, franco di porto, a rifare un po’ meglio i suoi studi ad Oneglia.

- Parlate del Garasso? - chiese Lorenzo.

- Di lui per l’appunto. Lo cercavo da un pezzo, per cavarmi una certa voglia dalle dita; ma sì, piglialo! Il mio uomo doveva fiutarmi da lontano. Per sua disgrazia, mentre sfuggiva da me, inciampò nei birri, che avevano un altro conticino da aggiustare con lui. Si figurino che costui teneva il sacco ai ladri; i suoi compari, caduti nelle mani della giustizia, hanno cantato, e l’amico ciliegia ha dovuto andarli a raggiungere. Vedano un po’ con che razza di gente io m’ero imbarcato! Sono un asino, sì, un asino, sì, un asino calzato e vestito; e quando penso a tanti guasti cagionati dalla mia balordaggine....

- Eh via, Michele, non vi buttate a’ cani in questo modo! - interruppe il Giuliani. - Io vi ho veduto alla prova, rimediare strenuamente al mal fatto, e mi vien voglia di paragonarvi alla lancia d’Achille.

- Che, mi burla? Una lancia, io? Sdruscita, sì, forse; ma se il personaggio ch’Ella dice ne aveva una simile, giuro che non s’è mosso da riva.- -

Questo era un bisticcio, e fu salutato da una risata universale. Ma il buon Michele non l’aveva fatto a posta, chè non era forte di studi, e ci aveva per giunta l’inimico in corpo, che, come i lettori già sanno, gliele faceva dire più grosse del solito.

Poco stante, il nostro