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non aveva anche operato nulla che gli amicasse la parte liberale; ma i partigiani del regresso aveva già fiutato l’uomo che si scioglieva dai loro abbracciamenti per correre al lato opposto e mettersi come addentellato tra la rivoluzione italiana e la monarchia piemontese.

Però incominciavano a dirne roba da chiodi, e facevano lor pro’ di tutti i più satirici soprannomi che la sospettosa vigilanza dei democratici gli andava di giorno in giorno appioppando, secondo l’opportunità degli assalti.

- C’è ben altro da fare, - rispose il padre Bonaventura, - che andare al Senato per tenere un discorso contro la libertà dell’usura. L’indirizzo dei nostri è buono, ma non mi sembra che sia proseguito molto efficacemente finora.

- Ella ha ragione pur troppo, padre Bonaventura. In verità, io non intendo tutte queste lentezze. Il tornaconto della monarchia è di ripulire i gradini del trono da tanti grami senatori che la tradiscono, che ne accarezzano le ambizioni per condurla a mal partito. Non vi sarà mai pace nè sicurezza per lo Stato, fino a tanto che tutti questi arruffoni di emigrati ci stanno a loro bell’agio; e quel cencio di bandiera tolta ad imprestito dalle società segrete....

- Che vuole, signor marchese? - interruppe ghignando il gesuita. - Dicono che sia necessaria come uno sfiatatoio.

- Oh, se ne avvedranno, - gridò il marchese Antoniotto, mettendo fuori le sue frasi dogmatiche, - se ne avvedranno! L’eccletismo dà così gramo frutto in politica, come nelle discipline filosofiche. Non pare a Lei?

- Lo dico io pure, signor marchese, e il mal frutto non vuol farsi aspettar molto. Esso intanto matura qui in Genova....

- Come? Che altro malanno c’è in aria?

- La congiura.... Non sa?

- La congiura! Siamo già a questo segno? Ed Ella mi diceva poc’anzi che non c’era nulla di nuovo....

- Mi pareva di averle già toccato....

- Sì, me ne ricordo, ma in aria, e senza scendere a particolari. Ma davvero si vuol venire ai ferri corti?

- Sicuro, e so ancora quando pensano di smascherare le batterie. Volevano far subito, nel qual caso ci avrebbero còlti alla sprovveduta, o quasi; ma poi ha prevalso il consiglio di pigliar tempo. Insomma, l’ha da scoppiare verso gli ultimi giorni di giugno.

- Ma stiamo per entrarci, nel mese di giugno! - esclamò turbato il marchese Antoniotto. - E il governo che fa?