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- Lo so io, forse? - esclamò il Montalto, levandosi da sedere. - Amo fieramente questa donna; e, vedi maledizione, sono impacciato accanto a lei, contegnoso, freddo come un pezzo di marmo. Come se ciò non bastasse, debbo per cortesia stare mezz’ora accanto alla Torralba, ballar due volte di fila con lei, quasi che io fossi venuto per la marchesa Maddalena. E questo, se pure s’è curata un tratto de’ fatti miei, questo avrà potuto pensare la marchesa Ginevra.

- A dirti il vero, Aloise, sulle prime l’ho pensato ancor io. Mi pareva una corte in formis et modis.

- To’, vedi? Pure non c’era ombra di vero. Ma che cosa avrà ella creduto di me, che, avvicinandomi a lei per la prima volta, non so dirle quattro parole, e non ho disinvoltura, nè grazia, fuorchè accanto ad un’altra?

- Sì, questi sono pur troppo i contrassegni dell’amore; sebbene io penso che la natura avrebbe fatto meglio a darcelo senza tanti fastidii. E il peggio è che la donna, quando ci abbia il cuore tranquillo, non bada alla eloquenza delle nostre contraddizioni. Dico nostre, così per dire, che in quanto a me, soglio amare con parsimonia, tanto da non perder mai la tramontana.

- Il che vuol dire non amar punto; - interruppe Aloise.

- Come ti garba, ma essere amati di più. Vedi tu il bel guadagno che hai fatto a perderti d’animo. E nota che a correr diritto ci avevi proprio trovata la strada fatta!

- O come? che vuoi dir tu?

- Che eri stato cercato e pregato. Il marchese Antoniotto che t’invita, e mi raccomanda di farti venire ad ogni costo, perchè t’ha in grandissima stima ed è stato amico stretto di tuo padre, lo dimentichi tu? Sulle prime io non ci avevo badato, a questa novità del tiranno di Quinto; ma poi mi è tornata a mente quando l’ho veduto usarti tante cortesie e farti tanti salamelecchi sull’uscio. Eri nato vestito, Aloise, e non hai saputo agguantar la fortuna. -

Aloise non rispondeva nulla, e si poteva credere che non ascoltasse già più le parole del Pietrasanta.

- Ma vedi, - proseguì, - che sto qui a farti il predicozzo, come se dovesse giovare a qualcosa! Ora è fatta; sei innamorato cotto, e non c’è verso di uscirne. Mio povero Aloise, che farai tu?

- Che fare? Non lo so. Mettendo l’animo ad una cosa, non ho mai badato al bene o al male che me ne potesse derivare, nè pensato quello che avrei fatto il giorno appresso.