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La Torralba acconsentì di buon grado, e Aloise scrisse il suo nome nel libriccino; quindi fece atto di accomiatarsi. Ma aveva fatto i suoi conti senza il marchese Antoniotto, il quale era già andato più oltre, lasciandoli soli.

- Signor Montalto, - disse la Torralba, ridendo dello stupore di Aloise, - vi hanno lasciato solo.

- Accanto a voi, signora; il che vuol dire molto bene accompagnato. Voi in cambio non potrete pensare lo stesso.

- Volete un complimento?

- No, in fede mia, signora marchesa. Ho detto quello che pensavo, e nulla più. -

Di questo modo incominciò tra la bianca signora Maddalena e il nostro Aloise una conversazione, rotta dapprima, poi facile e tranquilla, qua e là condita di motti graziosi, ma in ogni parte affabile e misuratamente sdolcinata, come sempre occorre tra un uomo e una donna, anco se la donna e l’uomo siano lontani le mille miglia da quel paese del Tenero che fu così acconciamente scoperto e misurato a palmi da madamigella di Scudéry.

La signora Maddalena non era una di quelle donne di pronto e sottile ingegno, nate per offrire ad un romanziere novellino il tipo delle sue perfette eroine. Ella era tuttavia un’ottima pasta di donna, e la bontà dell’animo, la dolcezza dei modi, in quella che richiamavano alla mente l’immagine della colomba, facevano dimenticare ch’ella non era un’aquila.

Timida appunto come quel leggiadro animaletto domestico, la nobiltà del cui ufficio risale ai tempi del diluvio, modesta come la mammola, la signora Maddalena non era fatta certamente per risplendere su tutte le altre sue pari, e avrebbe avuto il gran torto chiunque l’avesse posta a raffronto della Ginevra, della Erminia, o della Usodimare. Era dolce, era pietosa, ed appariva tanto più dolce, tanto più pietosa, in quanto che dolcezza e pietà erano le sue virtù culminanti.

Però la conversazione della signora Maddalena, se non era splendida, riusciva sommamente gradevole, con tutte le debolezze, con tutte le storte opinioni che le erano derivate da quella gretta educazione che si dà di presente alle donne, e dal consorzio continuo di donne e d’uomini la più parte educati alle medesime frivolezze.

Aloise, come già avranno notato i lettori, era molto più sciolto nel conversare con la Torralba, che non fosse stato con la bella Ginevra. E in ciò non era nulla di strano, essendo