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- No, molto più vicino a noi. Quando vi dico che casca nella visuale del Molo vecchio, gli è per farvi intendere la direzione. Vedete su quel tetto aguzzo un terrazzo con quattro pali verdi sugli angoli?
- Ah sì, presso il campanile delle Vigne.
- No, più a sinistra. C’è anco in un cantuccio una pianta stecchita, che a guardarla così senza cannocchiale sembra un gran ramo secco, ed è in quella vece un pèsco od un mandorlo, come potrete vedere dai fiori che ha messo.
- Sì, sì, vedo; c’è anche una donna su quel terrazzo.
- Molto bella, non è vero?
- Sì, molto bella. E chi è?
- Non capite. Quella è la casa di Lorenzo Salvani.
- Ah! - disse Collini. - Sua sorella....
- Sua sorella! - esclamò con piglio ironico il padre Bonaventura. - Lo dicono; ma non è sua sorella.
- Oh oh! Un altro segreto? - soggiunse il dottore, levando il cannocchiale dagli occhi e guardando il maestro.
- Perchè no? - rispose questi. - Ce n’ho di molti, io, e vi so dire che escono tutti a suo tempo dal bossolo.
- Voi dunque dicevate che non è sorella del Salvani?
- No, certo; ma il dirlo non basta, e bisogna averne in mano le prove. Quella bella fanciulla che vedete lassù, intenta a gettar le briciole di pane ai colombi del vicinato, fu condotta dal padre Lorenzo Salvani in casa della moglie, che poteva avere otto anni, o in quel torno. Taluni credettero che fosse il frutto di un amorazzo del colonnello rivoluzionario; ma questa era un’invenzione delle male lingue, ed io so che la fanciulla non è in nessun modo consanguinea del vostro signor Lorenzo.
- Il mio! - borbottò il Collini tra i denti. - Così diceste il vero!...
- Sarà, sarà, non dubitate, uomo di poca fede! Ma pensiamo ai modi. È una buona e savia giovinetta, quella che vedete, ed io so ancora di certi misteri domestici che le tornano ad onore grandissimo. Insomma è l’angelo di quella casa, e occorre levarla di là, combattere l’avversario nel suo campo.
- E come fare? - chiese il Collini che stava con tanto l’occhi a guardare il maestro.
- Eh! bisognerà scoprire anzitutto il segreto di quella nascita. C’è in casa Salvani un certo cofanetto d’ebano nel quale potremmo1 trovare il fatto nostro; ma quel cofanetto è molto ben custodito; e per averlo in mano....
- ↑ Nell’originale "protremmo".