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tentare anche un colpo a Livorno. Altri dice che non si devono spartire le forze; insomma non c’è ancora nulla di stabilito. Qui poi si vorrebbe mettere il governo in angustie, perchè non mandasse a monte il negozio; epperciò v’ha chi propone di impadronirsi dei forti e della Darsena, come avvenne nel ’49; altri pensa che quando s’è presa una cosa, non bisogna lasciarsela fuggire di mano, e che si potrebbe fare un governo provvisorio per aspettare l’esito certo della rivoluzione a Napoli, e mettere in fiamme tutta la penisola. Ma finora sono discorsi accademici, e bisogna aspettare una risposta di laggiù.

- Da dove?

- Da Napoli. Si dice che là sia già tutto preparato, le armi distribuite, e gli animi disposti all’impresa, appena una mano di patrioti giunga a sbarcare su quelle spiagge. Ma qui vogliono esserne ben certi, e non dir quattro fino a tanto non sia nel sacco; epperciò si è mandato qualcheduno a pigliar lingua, a vedere come stiano le cose.

- Perdio! - esclamò il Collini. - E voi dicevate che non c’era anche nulla di fatto? A me pare che ce ne sia d’avanzo. E il nostro bel signorino, che fa in mezzo a costoro?

- È dei primi. Lo hanno anzi nominato membro del comitato, e lo tengono in grandissima considerazione, sebbene in molte cose mostri di non intenderla a modo loro.

- È dunque uno dei capi?

- Sì, certamente. Pare che egli non aggiusti gran fede a certi disegni; ma nessuno lo crede uomo da ciurlare nel manico, il giorno delle busse. La si figuri; si voleva menar le mani subito, e fu egli che, con le sue storie, persuase gli altri a rimettere il colpo a tempo opportuno.

- E che occasione si aspetta?

- Non ha inteso? Si aspetta la risposta di laggiù.

- E quanto credete che l’abbia a tardare?

- Non lo so. L’uomo è già partito, e non si aspetta altro che il suo ritorno per pigliare una deliberazione.

- Lo avete voi veduto?

- Chi? l’uomo che è partito?

- No; vi parlo di lui, del nostro signorino.

- Oh sì, l’ho veduto parecchie volte alla Società degli Operai, dove dà lezioni di storia, e tutti stanno ad udirlo con tanto d’orecchi. Infatti parla molto bene, e vi racconta le cose in modo che tutti le capiscono, e par quasi di toccarle con le mani.