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scintillarono, e la sua faccia si voltò sul guanciale a guardare colui che parlava, come per dirgli: Or bene, proseguite!
L’uomo vestito di nero doveva essere avvezzo a quel muto linguaggio, perchè fu sollecito a proseguire:
- Sì, certo; se ne’ suoi fini imperscrutabili ci fosse di chiamarla a sè. Ella avrebbe il torto a desiderare così fortemente la vita. Il cielo è la speranza, anzi dirò di più, la sicurtà infallibile di chi ha operato il bene. -
Il vecchio fece con le sue labbra sottili un certo gesto, che mostrava chiaramente com’egli non fosse molto soddisfatto di quella chiusa.
- Ma via! - soggiunse l’altro. - Non di questo si tratta, e, tutti gli amici di Vossignoria sperano che Ella risani prestissimo. Ha bevuto la pozione? -
Il vecchio, che amava poco parlare, rispose di sì con un lieve cenno del capo.
- Ma è ancora quasi tutta nel bicchiere; - disse l’altro, - beva il rimanente; le farà bene.
- No! - rispose il Vitali con assai maggiore fermezza di accento che non avesse a sperare da un ammalato suo pari, - non bevo più, per questa sera.
- Eppure questa bevanda, signor Vitali, le concederebbe una notte più calma.
- Sì; ma il giorno dopo io mi sento più fiacco di prima.
- Eh, certamente si sentirà fiacco; ma non ha il dolce chi non vuole l’amaro. Se quella bevanda le concilia il sonno e le fa riposare lo spirito, è segno che giova. Ella poi sa come siano insonni e dolorose le sue notti, quando ricusa di bere.
- È vero! - disse l’ammalato.
- E che lugubri fantasie l’assalgono nei sogni....
- È vero, è vero! - ripetè il Vitali, crollando mestamente il capo.
- Ella vede allora tante cose spiacevoli; vede sua figlia moribonda; vede l’ombra del padre Martelli....
- Non è vero! Non è vero! Sono invenzioni! - gridò spaventato il vecchio. - Io non vedo l’ombra di nessuno, perchè non ho rimorso di nessuna cosa al mondo.
- Meglio per lei, se non ha rimorsi; - soggiunse asciuttamente quell’altro. - Intanto mandi giù quella bevanda mirabile, e ne avrà giovamento. E poi, pensi anche un tantino a quella tal cosa che sa. Veda, figliuol mio: qui tutti le vogliamo un gran bene, e non la lasciamo un momento, poichè ci è cara la sanità del suo corpo, come la salute dell’anima