Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 322 — |
XVIII.
Teste rotte.
16 settembre 18...
Ripiglio il racconto, lasciato ieri in tronco per cagione di queste povere dita. Pilade era rimasto sbalordito, o fingeva. Sì, credo proprio che fingesse. Quello è un ragazzo che non si sbigottisce di nulla, e fa qualche volta il minchione per non pagar gabella; ma è un furbo trincato. Egli dunque stette un poco sopra di sè, a bocca aperta, come un vero baggeo; poi disse:
— Che discorsi son questi?
— Discorsi da matti; — risposi io.