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scherzo, ma un rimprovero.

Non posso, nè voglio tener io, e forse smarrire una lettera come quella, dove si nomina una persona.... la quale non ci ha dato il diritto di servirci del suo cognome con tanta libertà. —

Era una bottata diritta; la ricevevo in pieno petto, e avendola meritata. Però chinai la testa, senza rispondere.

— Che arma vuoi scegliere? — gli dissi.

— Non ho preferenze.

— Ma sei l’offeso.

— Io!

— Sì, tu; non ti ho scritta la lettera, che ti è dispiaciuta?

— Ebbene, che importa? Tu hai voluto offendermi, ed io non mi sento offeso al punto di volerne vendetta. Io rido, per tua norma; rido verde, giallo, pavonazzo, turchino, ma rido. Se vuoi ad ogni costo una lezione, son uomo da dartela, hai capito? Ma non scelgo io l’arma, non la scelgo, non la scelgo.

— Chetati, la scelgo io. La nera, ti va?

— Sia pure la nera: ma in questo caso bisognerà andar lontano sui monti, o tra i