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desse; e mi ha risposto: per la semplicità del contadino; ma Lei, come ha parlato bene, Lei!
— Di bene in meglio. E il terzo?
— Non gli ho detto niente, mi sono disanimato.
— Tasta ancora quell’altro. È forse l’incaricato, il sorteggiato della combriccola. Quantunque, noi forse facciamo loro un onore che non meritano, immaginando che abbiano delle idee di battaglia.
— Oh, per questo, non ne dubitare, le avrebbero. Ma io incomincio a temere che la contessa Adriana li abbia catechizzati, minacciandoli di ritirar loro la sua grazia, se mai si arrischiassero a leticare con me.
— Lo saprò; — disse Filippo.
— Tu?
— Io, sì; sono invitato per domattina al Roccolo.
— Ah, bene; e ci andrai sulle dieci, m’immagino.
— Sì, se pure vorrai darmene licenza.
— Io? figurati! Sai bene quel che ti ho