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di alterezza, di maestà, od altro che si voglia dire, che nella donna fa ricordar la regina, con tutto il cortèo delle arcane promesse, delle gloriose vittorie, ed anco, se occorre, delle insigni cadute.

Io colsi subito questo senso intimo sul viso della mia compagna di viaggio; perciò il mio stupore fu un misto di piacere e di reverenza, e la celia, come ho già detto, mi si gelò sulle labbra. Ella sicuramente si addiede di questa forma tutta particolare della mia maraviglia; ed arrossì, sorridendo, come sanno sorrider le belle; il che torna a dire che io vidi quasi tutte d’un colpo le trentadue perle orientali, legate nel più tenero corallo fior di sangue, che mai si mostrasse alla ammirazione delle genti.

Poche bellezze resistono, segnatamente dopo una notte vegliata, ai crudi lumi, del giorno. La mia viaggiatrice era del bel nu-