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INDICE PARTE PRIMA Prefazione pag. 3 Lettera prima — Di Annibaie Caro al signor Bernardo Spina» 9 Come per un uomo virtuoso e di studi, anche se voglia darsi a Dio e aspiri a una vita quieta, sia sempre preferibile restare nel secolo anziché farsi frate. Lettera seconda — Del dottore Giuseppe Taddei al signor Attilio Tilli » 18 Circa l’abitudine di trascurare i rimedi medici quando il male è incipiente, e di ricorrervi soltanto quando esso è assai inoltrato. Lettera terza — Di Gianpaolo Roviglio a Lodovico Ricci» 20 Bisogna contentarsi, anzi godere anche del poco lucro procacciato da oneste fatiche. Sola cosa degna veramente di rimpianto lo star lontano dalla patria e dalla famiglia. Ma anche a ciò vai meglio rassegnarsi. Lettera quarta — Di Giambattista Chiaramonti al canonico Paolo Gagliardi » 23 Descrizione burlesca d’un disastroso viaggio da Asti a Moncalvo. Lettera quinta — Di Marcantonio Biorci al fratello Giambattista. » 26 Solo modo per vincere l’ipocondria è fuggire la solitudine, cercare di menare vita allegra in campagna e non pretendere che il mondo vada a genio proprio, ma prenderselo com ’ è. Lettera sesta — Di Francesco Bicetti a suor Catterina sua sorella, monaca in San Pietro di Treviglio » 29 Nessuno, nemmeno i frati, può vantarsi d’aver vinta e soggiogata la vanitá; né questa è sempre vituperevole.