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le sue facoltá mentali grandi quanto il ponno essere, ogn’uomo s’ha in capo il suo buon pizzico di corbellerie; che tanto vale quanto dire che gli uomini anche maggiori s’hanno la loro competente dose del pazzo. Ce l’hanno detto e ridetto a tanto di lettere i libri sacri non meno che i libri profani, ce l’hanno detto i filosofi antichi non meno che i babbioni moderni, come l’uomo è stato ed è e sará sempre un ente pieno d’idee, che, talora piú e talora meno, fanno a’ cazzotti insieme; che l’uomo è un coso pieno di strani vezzi, assai sovente opposti per diametro a que’ buoni lumi datigli dal Signor Dio, datigli dall’educazione, datigli dalla riflessione. Chi volesse qui -spacciare l’erudito potrebbe con molta agevolezza farsi un onor immortale, citando la Bibbia e i santi padri e mill’altri libri, ne’ quali si trovano stivati i nomi di moltissimi che s’hanno avute delle menti vaste e piene di sapere sino all’orlo, e che pure s’han fatte e dette e scritte delle corbellerie di lira. Io però, che non amo troppo di mostrarmi erudito per mera pompa e senza un’urgente necessitá, mi contenterò d’osservare come il signor proposto sa egli stesso riunire molto bene in un soggetto solo, cioè nella sua propia persona, delle qualitá molto contrarie, e che ogni mammalucco com’esso crederebbe imcompatibili; tanto che viene egli stesso a riuscirci una delle piú scannate contraddizioni che sieno. Lasciamo andare quell’albagia sua di voler essere un giudice di cose letterarie, comeché la coscienza gli rinfacci l’incapacitá sua su questo punto, comeché ognuno gli gridi che non fará mai in eterno fra i letterati altra figura se non quella che fa l’asino del mugnaio fra i cavalli del granduca. Non è egli prete sacerdote? non è egli proposto d’una collegiata rispettabile? non è egli un mezzo prelato col titolo di «reverendissimo»? e non è egli insiememente un gaglioffaccio? un ribaldo? un calunniatore? uno schiuma di canaglia pieno di malignitá, di bugie, di villanie? S’hann’eglino analogia veruna cotesti si diversi caratteri? sono contraddizioni queste o non lo sono? A me pare che lo sieno, e delle maggiori; e contuttociò non me ne faccio bessamente le croci, perché non sono un mammalucco