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ciascuno nel suo bacino, sopra certe tavole o asse, il piú vicino che si possa al soffitto di vetri, che serve di tetto alla stufa. Aiutato l’ananasso dall’ artificioso calore introdotto in quella dal fuoco ed insieme dal calore naturale di que’ raggi del sole che filtrano pe’ vetri, cresce, come dissi, con un vigore maraviglioso; e gli ananassi procurati a norma di questa scoperta non solo vengono ad essere piú belli nel loro aureo colore, ma riescono pure d’un sapore piú delicato e piú vivo che non gli altri cresciuti nel concio. Io n’ho assaggiati a confronto degli uni e degli altri, pochi giorni sono, ad una tavola numerosa; e ho dovuto anch’io a coro con tutti que’ commensali dare il mio voto in favore di quelli cresciuti nell’acqua, perché davvero superano gli altri d’assai e nella bellezza e nella bontá. Questa è la scoperta, signor mio, che s’ha fatta un gentiluomo della provincia di Devonshire, chiamato Bastardi; e non per mera forza d’ingegno, ma coll’aiuto d’un caso. Il signor Bastardi osservò un tratto nella sua stufa un vaso, posto per accidente dal suo stufaiuolo in un altro vaso, dov’era un poco d’acqua, e scordato in quello per alcuni di, nel mentre che si stava rifacendo il letto del concio a’ suoi ananassi. Veduta la pianta in quel vaso assai piú bella dell’altre poste qua e lá sugli scaffali della stufa, gli corse immediate alla mente che l’acqua potesse aiutar meglio il vegetare degli ananassi che non il concio. E, ordinato allo stufaiolo di porre un certo numero di que’ vasi nell’acqua lungo uno scaffale assai vicino al soffitto de’ vetri, per provare come s’avrebbon vegetato, e badando egli stesso che l’acqua non mancasse mai ne’ bacini fatti sottoporre a que’ vasi, trovò che la sua congettura era stata ottima e che gli ananassi gli riuscirono migliori. Sicché, bandito affatto il concio dalla stufa, pose quindi tutti i suoi ananassi nell’acqua, che tutti crebbero a maraviglia, con molto ‘stupore dello stufaiolo e di chiunque potett’essere testimonio della cosa. Quanti be’ trovati s’ha l’accidente suggeriti agli uomini! Aggiungerò a questa mia succinta narrativa come una signora della Giammaica m’ha detto che l’ananasso è una pianta di sua natura molto amica dell’acqua, e ch’ella stessa aveva ripetuta-