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mantenerci del bisognevole, e se i frati dal canto loro non contribuiscono punto né poco al bene temporale del paese loro, e’ contribuiscono però assai al suo bene spirituale, e danno per conseguenza- un bellissimo equivalente a quelle classi di quanto da esse ricevono. Mi niegherai tu questo, mal cristiano che tu sei? — O mal cristiano, o buon cristiano ch’io mi sia — replico io a Sua Paternitá, — il paese nostro potrebbe molto bene possedere un tesoro immenso di beni spirituali, se foss’anco privo affatto di frati, avendo, come ha, quel numero, forse anch’esso troppo esoso, di ventiquattromila preti, la piú parte meno ignoranti, meno sfaccendati e meno scandalosi che non le Paternitá Vostre molto reverende. Miseri noi, e miseri ben davvero, se ventiquattromila preti non bastano ad ammucchiare quanto tesoro di beni spirituali tre milioni di genti s’ han bisogno, considerando massime come la piú parte di que’ tre milioni di genti non trascurano neanch’esse mattina e sera d’ammucchiare dal loro canto il piú che possono di que’ beni! — Ma non diamo troppa retta alle ciance de’ nostri padri maestri che ci vorrebbono far creder oro l’orpello, e non interrompiamo di troppo il nostro ragionare, dando risposta ad ogni loro sciocca parola. Signor don Vittorio, l’osservazione è assai ovvia: che assai imperi antichi si sono virtuosamente retti e conservati e dilatati, ancorché privi affatto di quella marmaglia di frati che ci pesa tanto addosso da tutte parti. E cosi non fosse vero, come lo è pur troppo, che, fra gl’imperi odierni, quello che appare il piú inetto, il piú trasandato, il peggiore di tutti gli altri; quello in cui l’umanitá s’è piú degradata, s’è resa piú abbietta, piú corrotta, piú misera, che non in qualsivoglia, è per appunto quello in cui i frati piú formicolano, in cui s’hanno piú d’influenza, piú di maneggio, piú d’autoritá, piú di potere. E cosi non fosse neanco vero, come lo è innegabilmente, che tra gli odierni imperi piú prosperi e piú torreggiami, è forza annoverare quelli ne’ quali i frati non sono piú ammessi a dare pubblico esempio d’oziosaggine, a predicare tuttogiorno il distacco dalle cose di questo mondo, ad estollere