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inferiori della cittá: uomo per conseguenza informatissimo dello stato d’essa. Un tratto gli domandai se de’ tanti poveri d’ambi i sessi, che veggo il di e la notte per queste strade, ne muore mai alcuno di fame e di stento. — Piú d’uno e piú di duemila — mi rispos’egli: — ma, come vedete, Londra è si grande che non ce n’accorgiamo né tampoco. — Le ricchezze infinite dell’ Inghilterra, e di Londra in particolare, comeché paia un paradosso il dirlo, sono la cagione di quella infinita povertá; perché in Londra chi non è aiutato dalla fortuna o dall’ industria, bisogna sia povero irremissibilmente, e piú che non altrove d’assai. Il danaro, qui tanto copioso, è per necessaria conseguenza a buon mercato; e per un’altra necessaria conseguenza rende ogni sorta di derrate carissima: di modo che guai a chi non n’ ha tanto da procacciarsi quelle che sono indispensabili al vivere! Ma ecco ch’io entro inavvertentemente e contro il mio primo proposito a giudicare di quelle cose, delle quali un viaggiatore nuovo non può giudicare di sua propia e certa scienza; e la mia lettera s’ è anco fatta giá si lunga, che fia meglio farla finita per oggi. Un altro tratto ve ne dirò dell’altre, e tante da cavarvene la foia. Per ora voglio dar riposo alla mano. Dunque statevi con Dio, e scrivetemi anche voi di molte ciance, ed informatemi a minuto di quello che si va facendo nelle nostre parti. Addio.