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quantissimo buon costume il Metastasio s’ ha sparso in ogni sua pagina? Questo pregio (e voi, signori italiani, notate bene le mie parole), questo pregio non è mai ne’ suoi versi macchiato dalla piú insensibile allusione a cosa disonesta, allontanandosi in questa parte dall’ iniquo modo di troppi de’ nostri piú celebrati poeti, che quasi tutti, e singolarmente l’Ariosto, sono per questo conto degni di sommo biasimo, avendo fatto nelle loro poesie un troppo vituperevole miscuglio di laidezze e di moralitá, senza dire di quegli altri che, come il Pulci nel suo Mor gante, hanno tentato di sconciare la religione, che dal Metastasio in ogni suo oratorio, come la morale in ogni suo dramma, è stata con veramente divino entusiasmo decorata di bellissimi abbigliamenti poetici. Canagliaccia viniziana, togata e non togata, preferisci al Metastasio quell’animalesco tuo Baffo, quel tuo Ciacco piú vile di tutti i Ciacchi; e goditelo col mal prò che ti faccia! E un altro de’ sommi pregi di questo gran poeta è quella tanta pratica e profondissima conoscenza ch’egli ha dell’uomo interno o, com’altri dicono, dell’«uomo metafisico». Un numero infinito di sentimenti e d’affetti che i piú solerti filosofi potettero appena esprimere in prosa, un mondo di moti quasi impercettibili della mente nostra, e d’idee poco meno che occulte a quelli stessi che le concepiscono, e di pensieri e di voglie talvolta ombreggiate appena dal nostro cuore, sono da lui state con una estrema e stupenda bravura e lucidezza messe in versi e in rima: e chi è persona del mestiero sa di quanto ostacolo le misure de’ versi e le rime sieno alla libera e veemente uscita de’ nostri concetti vestiti di chiare e di precise parole. Né la sola naturale difficoltá del dire in verso e in rima fu dal Metastasio sempre, e sempre maestrevolmente, vinta e soggiogata. Egli ne vinse e ne soggiogò anche dell’altre non minori, che sono peculiari al suo genere di poesia. Il buon effetto d’un dramma Ella sa, signor principe, che dipende in gran parte dalla musica, al servigio della quale essendo principalmente ogni dramma destinato, è forza che il poeta desideroso d’ottenere quell’effetto s’abbia riguardo alla musica ed alle ristrette facoltá di quella, fors’anco piú che non si converrebbe alla dignitá della su’