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LETTERA QUINTA

di Giannandrea Chiavarina

all’abate Giambattista Della Torre

[Della repubblica sovrana di Noli.]

Mi rallegro, signor abate, che siate giunto senza malanni in cotesta Savona (0, malgrado le fitte nevi e i venti furiosi che v’hanno bruttamente malmenato sulle alture di Malvicino e di Mezzanotte ( 2 ). Anch’io cinqu’anni fa, partitomi da Melazzo (3) nel cuore dell’ inverno, volli andare per quella stessa via, ed ebbi a intirizzire pel diabolico freddo su quelle stesse diacciate vette, e corsi anch’io rischio d’essere tombolato giú di quegli erti gioghi ne’ sottoposti dirupi da quelli stessi terribili venti, insieme col povero mulo che mi portava. Non è dunque da dire se ho sentito raccapriccio nel leggere il racconto del vostro viaggio e se v’ho avuta compassione! Laudato Dio, che siete ora dove siete. La soavitá dell’aria di Savona, soave anche nella parte piú crudele dell’inverno, debbe oggimai avervi rifatto, e con usura, d’ogni travaglio sofferto in quella cavalcata di tre giorni. Ma, stato che vi sarete alquanto in riposo e dato sesto alle faccenduole che v’ hanno tratto costá, vi darebb’egli l’animo di farmi uno de’ piú sterminati favori che mi possiate fare? Il favore sará che v’andiate o per terra o per mare sino alla vicina cittá di Noli e che me ne diate quindi un minutissimo ragguaglio. Un monferrino m’ha detto a’ di passati una cosa che mi stupisco non aver saputa mai: cioè che quella cittá di Noli formi una repubblica sovrana, il di cui dominio assoluto assolutissimo s’estende sopra due villaggi che le stanno (1) Cittá del Genovesato. (2) Villaggi in Monferrato tra Acqui e Savona. (3) Altro villaggio del Monferrato.