Pagina:Baretti - La scelta delle lettere familiari, 1912 - BEIC 1749851.djvu/241

pitture fatte di mosaico. Oh! veda, signor Baldasarre, quanto l’arte vetraria s’abbia d’obbligo a’ papi, ché senz’essi il mosaico almeno si sarebbe forse perduto; e molt’ altri d’essi le potrei ancora nominare, che, ora con finestre figurate, ora con figurati mosaici, fregiarono grandemente le principali chiese di Roma. Però le bastino questi, perché intenda come l’arte de’ mosaici, inventata da’ romani, e l’arte di adattare le lastre di vetro alle finestre, usata da’ nostri primi veneti, s’andarono conservando in Italia malgrado i tanti mutamenti accaduti in quella e malgrado le tante disperate guerre che i pazzi uomini si vennero facendo in que’ secoli, che noi a ragione crediamo essere stati piú che altri dominati dall’ignoranza e dalla barbarie. Ma, rispetto al mosaico, dove si pigliavano da’ papi le materie necessarie a comporlo? Ecco quello che non saprei dire a Vossignoria. Forse le facevano venire dalla Siria o forse da Venezia. La prima di queste due opinioni è nondimeno la piú probabile, perché, quantunque a’ viniziani sia stata nota l’arte dell ’usare il vetro nell’ opere di mosaico (il che si vede nel pavimento del nostro San Marco), pure bisogna riflettere che la fabbrica di questo tempio fu d’alcuni secoli posteriore a que’ papi, che furono i primi ad ornare di mosaico le chiese di Roma. E per dirgliela tutta, io credo che l’arte vetraria non sia venuta in Venezia che verso la fine dell’undecimo secolo, al ritorno d’un’armata di cento navi mandata dal nostro doge Ordelaffo ad assistere un esercito di crociati. Coll’aiuto di quell’armata è da sapere che Baldovino re di Gerusalemme prese d’assedio le due cittá di Sidone e di Tolemaide, in ciascuna delle quali l’arte vetraria si conservava tuttavia. Re Baldovino aveva promesso a noi, se il soccorrevamo a vincere quelle due cittá, di farci padroni in ciascuna d’esse d’una lunga fila di case, d’un tempio e d’una piazza. Riuscita felicemente l’impresa, i patti ne furono mantenuti; di maniera che molti de’ nostri cittadini andarono a dimorare colá per vantaggio de’ loro commerci e vi stettero tranquilli per lo spazio di novant’anni; ed è piú che probabile che, appreso quivi il modo di fare il