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dal Gower, dal Chaucer, dal monaco Lydgate e da tant’ altri loro antichi scrittori! — Ma piano un poco, don Alessio nostro, piano un poco con cotesti nostri autori del secolo buono ed aureo per antonomasia! Fra quegli autori, tu tei sai pure che v’ è un tal Giovanni Boccaccio, al quale, «per santa Nafissa», non si vergognerebbono far di berretta non solo i tuoi Bossuet e i tuoi Pope, i tuoi Addison e i tuoi Racini, ma eziandio i Ciceroni e i Demosteni medesimi! Lo sai tu, arcigno criticastro, «chente cotestui valesse»? Lo sai tu che questo messere fu il piú corretto, il piú elegante, il piú dotto, il piú copioso, il piú maraviglioso scrittore che mai calcasse terra da qui sino agli antipodi? Accoccala, don Alessio, accoccala anche al Boccaccio, se ti basta la vista! — Poh, signori miei! Ora si, che l’avete trovato il vitello d’oro a cui mi butto ginocchioni immediate! Si, signori: io chino il capo «umilemente» all’immortale certaldese, e confesso che ammiro colla piú profonda venerazione le sue marchesane di Monferrato colle loro galline, i suoi giudici divoti del Barbadoro, i suoi Martellini infinti femmine, i suoi re del Garbo che prendonsi per pulzelle le figliuole de’ soldani, i suoi ortolani di Lamporecchio con le lor monache, i suoi Agilulfi che tondono que’ che dormono, i suoi Calandrini con le loro elitropie, e quell’altre sue stupende filastrocche, tutte fior di roba, tutte giovevoli quanto il rabarbaro a purgar il mondo de’ suoi vizi, a rendere gli uomini onesti e garbati, a schiarar l’ingegno, a perfezionare l’intelletto! Ma, signori miei, riguardo al modo usato dal Boccaccio neH’esprimere le cose, bisogna ch’io vi dica schiettamente e senza ironia com’ io mi vergognai sempre un poco di star a detta altrui, e massime de’ nostri cruscanti, e che non posso considerare ogni punto ed ogni virgola d’esso come altrettanti pezzi d’oro del Perú o come tanti diamanti di Golconda. E come si può mai fare per indursi a credere che un uomo nato in un secolo affatto barbaro, o poco meno che barbaro, abbia potuto recare alla perfezione piú perfetta la lingua della gente italiana? che un pedestre imitatore delle