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vocabolari di ciascuna delle tre lingue per decidere che la nostra vince costi l’una e l’altra di quelle, apparendo da que’ vocabolari ch’ella è copiosa di parole piú assai che non veruna di quelle due. Non ci hai tu detto, don Alessio, che il vocabolario della Crusca contiene quarantaquattromila voci, vale a dire quattromila piú, a un dipresso, che non ne contengono il dizionario del Johnson e quello dell’Accademia franzese? — Gli è vero, signor conte, ch’io gliel dissi l’altra sera in casa Castellengo. Il vocabolario della Crusca s’ha questo vantaggio su ciascuno di que’ due, se contiamo i vocaboli ripartitamente notati in ciascuno d’essi per ordine alfabetico. Piacciale nulladimeno osservare come de’ vocaboli cosi registrati nella Crusca noi non facciamo uso nel nostro discorso e nel nostro scrívere che di tre quarti o di quattro quinti al piú al piú; quando per lo contrario gl’inglesi lasciano fuora del loro scrivere a malapena il decimo di quelli raccolti dal loro Samuello Johnson, e i francesi n’adoperano anzi piú che non meno di quelli che la loro Accademia s’ ha registrati in quel suo dizionario. Per provare che gl’inglesi facciano com’io dico che fanno, converrebbe mi diffondessi soverchio in parole e che le citassi troppe autoritá non facilmente intelligibili a chi non intende quella loro lingua. Ella però ne chiegga l’opinione di qualcuno de’ tanti milordi che s’incontrano tuttora sul cammino di Roma o stinsi a detta mia, ch’io non saprei per ora come altrimente acconciargliela. Che i francesi poi facciano al modo che pur dissi, non occorre affacchinarsi a provarlo, essendo cosa notissima a chiunque è a malapena iniziato in quella loro lingua. E che gl’ italiani non adoprino una spropositata quantitá de’ vocaboli ammessi nella Crusca, è cosa agevolissima il convincerne chiunque, poiché basta scorrere soltanto sulle quattro prime pagine d’essa Crusca, e la proposizione sará trovata innegabilmente vera. Chi è di noi che s’ardisca dire o scrivere: «a babboccio, abbacare, abbachiera, abbachiere, abbadiuola, abbaglianza, abbagliore, abbaiatorello, abbandonante, abbarcare, abbarrare, abbassagione»; e tant’altri vocaboli o troppo antichi o troppo bassi o troppo sconci o troppo fiorentini? Ah, signor mio, mettiamoci