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doronico, fumaria, gingidio, visnaga, edipnorsa: si può egli che gli spiriti infernali s’abbiano de’ nomi piú indiavolati di questi? Molti sono stati gli uomini illustri che s’hanno avuta la custodia di quest’ orto, fra i quali il Mundella, l’Anguillara, il Guillandino, il Cortuso, Prospero Alpino e un Veslingio, nativo della Vestfalia, il quale per soverchia caritá verso i poveri, che volle personalmente assistere in tempo d’una peste, pigliò quel brutto male e mori d’esso. Ne’ tempi che le universitá erano poche in Europa, questa era forse la prima. In oggi però, che ve n’ha tante per ogni paese, non è da maravigliarci s’ella è scaduta assai dall’antica grandezza. I suoi registri dicono che un tempo s’ebbe piú di ventimila alunni, i quali concorrevano d’ogni contrada a studiare in essa. Oggi quegli alunni non ascendono piú che a poche centinaia; sicché pochi pure sono i suoi professori, fra i quali ve n’ha tuttavia de’ valenti assai in ogni genere di scienza. Rinomato su tutti gli altri è l’anatomico Morgagni, al quale desiderai di fare una visita; e il Marsili mi ci condusse. Trovai un vecchiottino, ottuagenario si, ma poco pochissimo incurvato da’ suoi sedici lustri, allegro e bel dicitore. Fatti i convenevoli e dettogli com’io veniva di Roma per passare nell’Olanda, e sedutici i tre in un triangolo equilatero, si cianciò diffusamente di Roma e del papa e de’ cardinali, com’era ragione. Poi si disse di que’ medici e di quegli anatomici, alcuni de’ quali sono suoi corrispondenti. Quindi si venne alla fresca morte di Giorgio secondo d’ Inghilterra, che, giusta le notizie da esso Morgagni avute, cessò di vivere per l’improvviso scoppio d’uno de’ due ventricoli del cuore: caso, per quanto e’ disse, non estremamente raro quando l’uomo s’ha una certa etá. Passando di chiacchera in chiacchera, il Morgagni ne raccontò un’avventura accaduta molt’anni sono ad un suo amico, il quale, essendo medico d’un bailo b) in Costantinopoli, fu chiamato a visitare una sultana malata. Il buonomo fu introdotto nel serraglio e accompagnato sino alla stanza dell’ inferma (i) «Bailo» chiamano i viniziani l’ambasciadore che mandano ogni tre anni alla Porta ottomana.