Pagina:Baretti - La scelta delle lettere familiari, 1912 - BEIC 1749851.djvu/136

un «signor no» con tanto spaventosa voce, ch’io ne fui risveglio come da un estivo scoppio di tuono; ed uscendomene immediate di sotto le coltri ed affibbiatimi alcuni pochi de’ miei panni indosso, mi sono posto a scriverle il sogno pur ora sognato. Perdoni, miledi mia, s’io non me lo sono sognato piú bello, considerando pietosamente che a nessuno è dato di potersi sognare i sogni belli a posta sua. Sono suo con tutto il piú possibile rispetto.