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esempligrazia, quello straniero il quale, volendo apparare la nostra vaga e sonante favella, o toscana o fiorentina che ve la vogliate chiamare, cominciasse a limbiccarsi il cervello e a porsi coll’arco dell’ossa in sullo studio di quella mia grammatica. Egli fa di mestieri, penso io, che quello straniero, nello accingersi all’ardua e scabrosissima intrapresa, si faccia primamente e con ogni piú possibile chiarezza spiegare nella sua propia lingua dal suo valoroso maestro alcuno de’ nostri autori piú facili e piani, e che procacci in cotal foggia d’ammucchiarsi in capo un mediocre capitale di triti vocaboli e di frasi comunali, anzi che buttarsi cosi dapprima nel vasto pelago delle difficoltá e delle minuzie grammaticali; poiché altrimente e’ sará un voler ire innanzi come la sciancata mula di ser Fioramonte, che a furia di sproni e di fiancate faceva un buon miglio in tre ore ed anco in quattro. E che domine chiamate voi il buon fondamento d’una lingua, padre Manuello spettabilissimo? la grammatica? Padre, no! I piú triti vocaboli, le piú comunali frasi, a casa mia, sono il fondamento d’ogni lingua, e non la grammatica, checché ne paia a voi e checché s’abbiano insegnato per tutte parti tanti e tanti de’ vostri venerandi confratelli. E siccome non si debbe voler ergere un edifizio senz’aver primamente in balia una buona quantitá de’ primi e grossi materiali; cosi il voler apparare una favella, senz’avere innanzi tratto qualche provvisione di parole e di modi di dire, opra da mentecatto piú che da savio sarebbe. Si, padri coscritti! Quando quello straniero s’avrá quella qualche provvisione in casa, legga a suo senno e rilegga e faccia studio sulla grammatica; avvegnaché la grammatica debbe servire a lui come la calce a’ muratori, onde legar bene insieme le pietre e i mattoni, vale a dire i triti vocaboli e le frasi comunali, che sono, a mio intendere, i primi grossi materiali d’una lingua; e allora si, padri coscritti, ch’egli vedrá il suo edifizio alzarsi bello e presto sú verso il cielo, e star saldo e durevole incontro agli anni. — Al padre Alvaro in questo mentre s’erano rinfrescati un poco i polmoni, onde con molto gusto de’ suoi rabbuffati partigiani e discepoli fu in istato di replicare al discorso del Buonmattei