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parole di contumelia, avendomi piú d’una volta trovato a studiarla di straforo. Cosi erano fatti i nostri vecchi! Lo studiare il greco a non pochi d’essi pareva uno scialacquo di tempo; e il mio buon padre in particolare aveva sagacemente osservato che il marchese d’Ormea era divenuto primo ministro di Vittorio Amedeo senz’aver saputo mai un solo iota di greco. Diamo grazie al Signor Dio che in Torino le cose vanno tuttora migliorando. I padri d’oggidi non sono tanto rozzi, tanto materiali, quanto l’erano i padri loro; speriamo che i loro figli anderanno crescendo in sapere di mano in mano. Intanto, se volete seguire il mio consiglio, insignoritevi del latino e del greco, e alle lingue viventi ci penseremo poi. S’io fossi costá, so che in pochi mesi v’inizierei in piú di una d’esse; ma il mio tornare al mio paese non è troppo da sperarsi, perché non ci avrei di che vivere con qualche agio, e il venir a vivere a costo de’ fratelli non si confá colla natura mia o, se volete, colla mia superbia. Pure anche lontano potrò fare qualche cosa per voi: vale a dire potrò mandarvi de’ libri e, quello che piú monta, potrò per via d’un carteggio mediocremente costante comunicarvi uno dopo l’altro non pochi di que’ lumi da me ottenuti a forza di studiare, di conversare e d’osservare. Un tal carteggio ve l’ofTro, sperando che vorrete cortesemente annoverare fra i vostri beni la costante corrispondenza per lettere col signor zio. Se accettate l’invito, piacciavi cominciare dal dirmi qual etá v’abbiate, ché, a dirvela schietta, me lo sono scordato; e ragguagliatemi quindi del progresso giá da voi fatto negli studi. Badate però a non mi scrivere coll’aiuto del papá o d’altri, ch’io voglio vedere dalle lettere vostre quello che v’avete nel capo voi, sapendo giá benissimo quello ch’altri s’hanno. Esprimetevi come potete, alla schietta e senza maschera; in questa guisa potrò forse, come dissi, esservi di qualche vantaggio. A misura che anderemo innanzi col carteggio, farò di spianarvi le parti piú scabre della via su per la quale mostrate desiderio di volervi porre. Ma, prima che la mi scappi, lasciatemi dirvi che non buttiate troppo inchiostro a dirmi delle cose caldamente amorose. Perché